Il centrodestra vuole rinegoziare con Bruxelles il Piano. I piani di Meloni.
Nel programma del centrodestra c’è la volontà di rivedere i progetti del Pnrr. Le modifiche volute da FdI riguardano soprattutto di untare sulle infrastrutture energetiche. Il motivo, come scritto, di rivedere il Pnrr sono le “mutate condizioni, necessità e priorità”. “E’ una follia riscrivere il piano, ci vorrebbero almeno quattro se non sei mesi” dichiara il dem Amendola e questo rischia di far perdere i 20 milirdi a semestre.
Al momento abbiamo incassato solo 66,9 miliardi su 191,5 quindi siamo ben lontani da conquistare i fondi europei. I prossimi 21,8 miliardi arriveranno solo se riusciamo ad ottenere 55 obiettivi entro il 31 dicembre. Questi 55 sono gli obiettivi che si è prefisso di conquistare il premier Draghi prima della fine del suo mandato per evitare contraccolpi con il nuovo governo.
Nel Pnrr Meloni vuole le infrastrutture energetiche a discapito della transizione verde
Fratelli d’Italia dichiara di avere le idee chiare riguardo al Pnrr, recuperare i ritardi accumulati e rispettare l’attuazione delle richieste ma allo stesso tempo si propone insieme rivedere il recovery plan alla luce dell’aumento del costo della vita e del caro energia. Non si sprecano nel fornire dettagli per non suscitare dibattiti e discussioni. Ma sottolineano che il Pnrr è nato in tempo di Covid e poi è arrivata la guerra. Secondo i meloniani ora le emergenze sono cambiate e hanno a che fare con l’inflazione e l’energia.
Da quello che emerge sembra che FdI voglia puntare sulle infrastrutture energetiche anche a discapito della transizione verde e digitale, verso le quali però il Pnrr ha fornito quote precise. L’appello è lo stesso che la leader Giorgia Meloni aveva rivolto al premier Draghi chiedendo di ridiscutere le priorità del Pnrr per “tenere in equilibrio la sostenibilità ambientale con quella sociale”.